giovedì 11 dicembre 2014

Bullismo e Cyberbullismo: le storie degli studenti di Milano che hanno partecipato all’incontro-dibattito “Liberi e Sicuri sul Web”


“Alle elementari sono stata vittima di bullismo ma ero da sola e incapace di difendermi; mi escludevano, mi picchiavano e mi offendevano finché un amico del bullo si schierò dalla mia parte, aiutandomi. Ora ho imparato a difendermi e ho imparato soprattutto ad aiutare gli altri, sia amici sia sconosciuti. Non posso sopportare l’idea di vedere gente vittima di bullismo, devo difenderli, devo intervenire, perché altrimenti mi sentirei in colpa anche se non ho responsabilità in prima persona. Sento di dover fare del bene e sono convinta che per avere rispetto bisogna prima di tutto portarlo.” (messaggio anonimo)


“Nei fenomeni di bullismo la prima cosa da fare è ignorare le persone, che ci attaccano e ci deridono, bisogna mantenere la propria dignità ed il proprio orgoglio per essere forti. Il bullo è solo un debole.” (messaggio anonimo)




“Una ragazza sul web veniva sempre insultata con migliaia di commenti su Instagram. Ho inviato un commento in difesa di questa ragazza e piano piano sono venuti tutti dalla mia parte.” (messaggio anonimo)


“Una mia amica era entrata in contatto con un maggiorenne che continuava a chiederle sue foto in chat e lei lo accontentava senza porsi problemi. Io molto spaventata per questa situazione alla fine sono riuscita a convincerla a bloccarlo.” (messaggio anonimo)




“Sono stata vittima di bullismo alle elementari,  ma sono riuscita a difendermi e penso che chi si suicida o si fa del male in seguito a fenomeni del genere non ne ha motivo; in realtà i bulli sono solo invidiosi perché magari hanno problemi personali che pensano di risolvere sfogandosi sugli altri.” (messaggio anonimo)

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