mercoledì 27 marzo 2013

Pagine SPOTTED: è bufera!

"Spotted", termine inglese che significa "addocchiato", è una moda che arriva dai Paesi Anglosassoni e che da qualche settimana si è diffusa in tutte le scuole e università milanesi. L'amministratore delle pagine web create su Faceboook è anonimo,  ma i destinatari dei messaggi sono facilmente riconoscibili:  c'è la classe, la sezione, le iniziali del nome. Usate come bacheche per dichiarazioni d'amore, per esprimere commenti sui compagni di classe o raccontare episodi divertenti capitati a scuola. Fin qui  tutto normale.
 Il problema nasce quando qualcuno inizia a spingersi oltre:  apprezzamenti pesanti a studentesse, insulti a docenti, offese sull’aspetto fisico e minacce a sfondo sessuale, senza mezzi termini, portano il preside del liceo Agnesi Giovanni Gaglio a segnalare il gruppo Facebook "Spotted Liceo Linguistico Agnesi" all'ufficio minori della questura e alla polizia postale. Comunicato anche un provvedimento disciplinare per un ragazza, autrice di alcuni messaggi "forti", che si era spontaneamente consegnata. 
 Un caso di vero e proprio cyberbullismo e il preside si mobilita per organizzare incontri con i ragazzi per il corretto utilizzo dei social network.
Anche sulla pagina Spotted del liceo Virgilio sono stati segnalati apprezzamenti pesanti. Una bufera.
E' importante sensibilizzare i ragazzi, perchè devono dare peso alle parole che scrivono, anche se su una pagina web. Non sono battute di cattivo gusto, sono frasi diffamatorie.
Il cyberbullismo ha già fatto delle vittime quest'anno,  non è abbastanza? Rispettate gli altri anche attraverso uno schermo, pensate prima di scrivere e pubblicare. Se siete voi ad essere presi di mira non chiudetevi nel vostro silenzio, perchè è linfa vitale per il cyberbullo,  e abbiate la forza e il coraggio di chiedere aiuto, a un genitore, un insegnante o alla polizia postale. 

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