mercoledì 1 luglio 2015

Obesità e sani stili di vita: progressi e margini di miglioramento


Expo 2015 è in corso e come sappiamo bene il tema dell’alimentazione, essendo al centro dell’esposizione universale, è oggi molto dibattuto. Siamo andati a visionare i dati prodotti dal sistema di sorveglianza nazionale, Okkio alla salute, per cercare di capire quale sia la situazione italiana sui temi di obesità infantile e sani stili di vita. Nel 2014 hanno partecipato all’iniziativa 2.672 classi, 48.426 bambini e 50.638 genitori. È stato rilevato che i bambini in sovrappeso sono il 20,9% e i bambini obesi sono il 9,8%.

Figura 1. Confronto obesità infantile (dati 2010 di Childhood Obesity Surveillance Initiative)
Se ci fossero dubbi sul fatto che siano risultati piuttosto negativi, basta dare uno sguardo al grafico della Figura 1 per superarli, nonostante si sia registrata una leggera ma costante diminuzione di obesità e sovrappeso infantili negli ultimi anni.
Sebbene possa essere un’opinione personale personale, trovo grave che, da una parte, il 18% dei bambini pratichi uno sport con una frequenza massima di un ora settimanale, dall’altra, che il 38% delle madri di bambini sovrappeso o obesi non consideri proprio figlio come tale e solo 41% dei genitori di quelli poco attivi riconosca la loro insufficiente attività fisica. A riconfermare quanto il coinvolgimento dei genitori possa essere una area di intervento efficace, troviamo il dato sul coinvolgimento dei genitori in iniziative alimentari. 

Figura 2. Informazioni sulla scuola, Okkio alla salute (2014)

Se infatti la scuola si è evidentemente adoperata nel fornire alimenti sani ai giovanissimi studenti (vedi Figura 2), altrettanto non si può dire sull’altro suddetto fronte, in cui non ci sono stati miglioramenti.
Le scuole hanno certamente una significativa responsabilità, specialmente perché il 75% di queste offre il servizio mensa. Tuttavia, sebbene necessario, questo non è un elemento sufficiente per dare la svolta decisiva sul fronte obesità infantile. Quanti di noi ricordano con nostalgia i tempi del “se non mangi la verdura…”? Pochi, credo, mentre ognuno si porta dietro i suoi piccoli traumi infantili aventi come teatro quei luoghi.
Sembra allora sensato, e noi di Cuore e Parole ne siamo convinti, che la politica educativa più efficace sia quella che coinvolga insieme genitori e figli, che imparando insieme possono stimolarsi a vicenda, scongiurando il rischio di trovarsi, i primi impegnati in assurde ed eremitiche diete estemporanee, i secondi a compromettersi la salute con cibo spazzatura.
In tale direzione abbiamo infatti cercato di muoverci con l’iniziativa nazionale Scrivo come mangio! un vero e proprio percorso di educazione alimentare che conduce alla realizzazione di opere artistiche, grazie al supporto del gioco-guida ritirabile gratuitamente nei negozi di abbigliamento under 16 Monnalisa o contattando direttamente l'associazione. L’idea è infatti che i bambini, riportandosi la gioco-guida a casa, ne facciano partecipi padri e madri, rompendo così le mura limitanti delle classi. Nata nel 2007, l'iniziativa in un mese ha già coivolto oltre 1000 bambini, ciascuna dei quali ora attende con ansia di sapere se la sua opera verrà selezionata ed esposta in mostra a fine ottobre nel prestigioso Spazio Oberdan di Milano, in occasione della chiusura di EXPO2015.


Fabio I. Martinenghi

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