Expo 2015 è in corso e come sappiamo bene il tema
dell’alimentazione, essendo al centro dell’esposizione
universale, è oggi molto dibattuto. Siamo andati a visionare i dati
prodotti dal sistema di sorveglianza nazionale, Okkio alla salute,
per cercare di capire quale sia la situazione italiana sui temi di
obesità infantile e sani stili di vita. Nel 2014 hanno partecipato
all’iniziativa 2.672 classi, 48.426 bambini e 50.638 genitori. È
stato rilevato che i bambini in sovrappeso sono il 20,9% e i bambini
obesi sono il 9,8%.
Figura
1. Confronto obesità infantile (dati 2010 di Childhood Obesity
Surveillance Initiative)
Se ci fossero dubbi sul fatto che siano risultati piuttosto negativi,
basta dare uno sguardo al grafico della Figura 1 per
superarli, nonostante si sia registrata una leggera ma costante
diminuzione di obesità e sovrappeso infantili negli ultimi anni.
Sebbene
possa essere un’opinione personale personale, trovo grave che, da
una parte, il 18% dei bambini pratichi uno sport con una frequenza
massima di un ora settimanale, dall’altra, che il 38% delle madri
di bambini sovrappeso o obesi non consideri proprio figlio come tale
e solo 41% dei genitori di quelli poco attivi riconosca la loro
insufficiente attività fisica. A riconfermare quanto il
coinvolgimento dei genitori possa essere una area di intervento
efficace, troviamo il dato sul coinvolgimento dei genitori in
iniziative alimentari.
Figura 2. Informazioni sulla scuola, Okkio alla salute (2014)
Se infatti la scuola si è evidentemente adoperata nel fornire
alimenti sani ai giovanissimi studenti (vedi Figura 2), altrettanto
non si può dire sull’altro suddetto fronte, in cui non ci sono
stati miglioramenti.
Le scuole hanno certamente una significativa responsabilità,
specialmente perché il 75% di queste offre il servizio mensa.
Tuttavia, sebbene necessario, questo non è un elemento sufficiente
per dare la svolta decisiva sul fronte obesità infantile. Quanti di
noi ricordano con nostalgia i tempi del “se non mangi la verdura…”?
Pochi, credo, mentre ognuno si porta dietro i suoi piccoli traumi
infantili aventi come teatro quei luoghi.
Sembra allora sensato, e noi di Cuore e Parole ne siamo convinti, che
la politica educativa più efficace sia quella che coinvolga insieme
genitori e figli, che imparando insieme possono stimolarsi a vicenda,
scongiurando il rischio di trovarsi, i primi impegnati in assurde ed
eremitiche diete estemporanee, i secondi a compromettersi la salute
con cibo spazzatura.
In tale direzione abbiamo infatti cercato di muoverci con
l’iniziativa nazionale Scrivo come mangio! un vero e proprio
percorso di educazione alimentare che conduce alla realizzazione di
opere artistiche, grazie al supporto del gioco-guida ritirabile
gratuitamente nei negozi di abbigliamento under 16 Monnalisa o
contattando direttamente l'associazione. L’idea è
infatti che i bambini, riportandosi la gioco-guida a casa, ne
facciano partecipi padri e madri, rompendo così le mura limitanti
delle classi. Nata nel 2007, l'iniziativa in un mese ha già coivolto
oltre 1000 bambini, ciascuna dei quali ora attende con ansia di
sapere se la sua opera verrà selezionata ed esposta in mostra a fine
ottobre nel prestigioso Spazio Oberdan di Milano, in occasione della
chiusura di EXPO2015.
Fabio I. Martinenghi
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